Controllo periodico delle Scaffalature
ll D.Lgs. n.81/08 prevede che: il datore di lavoro provvede a sottoporre le attrezzature di lavoro a controllo periodici, secondo frequenze stabilite dal fabbricante, da norme di buona tecnica e da norme tecniche o buone prassi.
Con riferimento al controlle delle scaffalature, le modalità e le periodicità dei controlli sulle scaffalature metalliche sono indicate nella norma UNI-EN 15635 – 2009 che recita:
“Ispezione dell’attrezzatura di immagazzinaggio
L’attrezzatura di immagazzinaggio deve essere controllata regolarmente per verificarne le condizioni di sicurezza e in particolare la presenza di eventuali danni. Le riparazioni devono essere eseguite tempestivamente e in modo efficace nel rispetto delle condizioni di sicurezza vigenti del sistema che sono alla base del progetto. Devono essere conservate le registrazioni di tutti i danni o altri problemi di sicurezza rilevati e devono essere effettuate valutazioni ai fini della procedura di riduzione del danno.
Ispezioni da parte di un perito
Una persona tecnicamente competente deve eseguire ispezioni ad intervalli non maggiori di 12 mesi, un resoconto scritto deve essere sottoposto all’addetto PRSES con le osservazioni e le proposte degli interventi ritenuti necessari.”
Grazie a tecnici qualificati il nostro servizio prevede un’ispezione accurata secondo quanto stabilito dalla norma UNI-EN 15635.
La procedura ispettiva verifica:
- lo stato generale della scaffalatura
 - lo stato e l’idoneità delle Unità Di Carico
 - la corrispondenza dei livelli di carico dell’impianto con quelli indicati nelle tabelle di portata
 - i fissaggi delle basi e delle protezioni
 - la verticalità della scaffalatura mediante strumentazione laser
 - la presenza di eventuali danni da urto a qualsiasi parte della struttura, in particolare ai montanti e ai correnti
 - le condizioni e l’efficienza di tutti i componenti, in particolare dei piedini e delle connessioni corrente/montante
 - le condizioni del pavimento dell’edificio
 
Nel corso dell’ispezione verrà eseguita la procedura di classificazione del danno che identificherà tre diversi livelli di rischio a seconda della gravità. Per ciascun danno verranno stabilite le specifiche azioni correttive da attuare per il ripristino della scaffalatura.